Panico all’Arlecchino!

La prima domenica di vero sole, quel sole che ti arrossa il naso e ti lascia il segno degli occhiali per tutta la stagione che viene, vado a colazione al mare. Giulianova Lido, ristorante Chalet Arlecchino, un luogo bello, elegante, con terrazza sul mare spesso frequentato da me durante l’inverno con un ottima cucina di pesce.

Ora di arrivo 13,25 , la terrazza sul mare coperta da ombrelloni di paglia e apparecchiata con scintillanti tovaglie bianche, è gremita di gente. Ci fanno accomodare e dopo poco prendono le nostre ordinazioni.

Ore 14,00 ci portano da bere, su loro consiglio prendo un Pecorino biologico. Non amo particolarmente i vini biologici, ma questo era buono; Vino Sophia Pecorino dell’azienda Chiusa Grande di Nocciano, provincia di Pescara. Il proprietario, Franco d’Eusanio, coltiva con cura i suoi 30 ha di vgineto sotto la Maiella ed il Gran Sasso, producendo ottimi vini.

Dopo ave chiesto un secchiello a due diversi camerieri alle Ore 14,15 arrivano anche i secchielli in contemporanea, uno, solo con il ghiaccio, l’altro, solo con acqua. Teniamo quello con l’acqua al quale aggiungiamo il ghiaccio dell’altro…

Ore 14,25 arriva l’unico antipasto ordinato: sauté di cozze e vongole con focaccia bianca, il pane non è comparso sulla tavola fino ad ora, io continuo a bere e a rosolarmi al sole. Sono allergica alle cozze!

Ore 14,45 attesa…, per ingannare il tempo e non cadere del tutto ubriaca a digiuno, intrattengo vaghe conversazioni con i vicini di tavolo, tutti nella nostra stessa condizione, facendo scommesse su chi avrebbero servito per primo.

Ore 14,55 arrivano i due primi, penne con zucchine e gamberi e tonnarelli con sugo di panocchie. I miei tonnarelli crudi! Un’ora e mezza per avere una pasta TROPPO al dente mi è sembrato eccessivo. Ho mangiato “per merenda” le penne, giusto per non cadere completamente ciucca mentre uscivo da lì. Forse conviene andarci nuovamente un martedì piovoso…